Wes Anderson

Avete presente quando un vostro amico vi porta a vedere un film particolarmente strano e alla fine si giustifica con voi dicendo “eh ma era di Wes Anderson“? Ecco, questo tizio.

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Lui è Wes Anderson, un regista americano conosciuto per film come Il Grand Budapest Hotel, I Tenenbaum o Le avventure acquatiche di Steve Zissou; certo, ce ne sono molti altri, ma io per ora ho visto solo questi quindi posso esprimermi solo in parte.

Parliamo partendo dal cast dei suoi film, ovvero le stesse cinque persone che alla fine scambia di ruoli, strategia che sta iniziando ad attuare anche David O. Russel con Jennifer Lawrence, Bradley Cooper e Robert de Niro. Per Wes Anderson esistono solo pochi attori in grado di avere l’onore di partecipare ai suoi film:

  • Owen Wilson:

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  • Bill Murray: 

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  • Willem Dafoe

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E sono nell’ultimo, Grand Budapest Hotel, ha lasciato la parte di protagonisti a personaggi nuovi, inserendo però comunque “i suoi” in ruoli secondari. Ricordiamoci che in questo film c’è Lord Voldemort che possiede un Hotel e Tilda Swinton vecchia:

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I suoi film, se si osservano da molto lontano, hanno trame abbastanza semplici e capibili, ma una volta entrati nel film tutta questa chiarezza scompare: scene mute, personaggi non del tutto buoni ma neanche del tutto cattivi, scene irreali e moltissimi colori pastello.

Questo genere di film può piacere o meno, non sono facili perchè molti pensano “sono troppo strani e fatti a caso”, ma invece penso che siano studiati moltissimo, da ogni aspetto della fotografia alla posizione degli oggetti nel tavolino inutile che nessuno vedrà mia. Mia mamma quando ha visto “Grand Budapest Hotel” ci è rimasta malissimo, non pensava che un film che avesse ricevuto così tante nomination agli Oscar potesse essere così “strano”; era troppo diverso dalla concezione di film a cui è abituata. A me invece è piaciuto molto, mi piacevano i personaggi, le inquadrature delle scene, il parecchio colore rosa presente ovunque, lo sviluppo surreale della storia e il modo in cui viene raccontata, come se fosse un libro ed ogni capitolo scandito durante il film. Poi ovviamente il fatte che ogni particolare sia così curato da pensare “beh ma questo starebbe benissimo su Instagram”.

Tutto questo ideato e studiato da questa persona:

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Anna F.

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